Errori comuni nell’indicizzazione dei siti WordPress

Dana PC Academy di - 30 Agosto 2016 in Web Design

Basta una casella spuntata per far in modo che i motori di ricerca non trovino il nostro nuovo sito costruito su WordPress.

Per far si che Google non abbia ostacoli nell’indicizzazione del sito e per offrire agli utenti una buona navigabilità bastano dei piccoli accorgimenti in gran parte automatizzati.

Blocco dell’indicizzazione nei motori di ricerca

1.Icona-1-letturaLasciare il sito non indicizzato nei motori di ricerca è sicuramente uno degli errori più comuni. Al momento dell’installazione di un nuovo sito in WordPress l’opzione di non indicizzare il sito è spuntata in modo automatico, questo per consentire al web designer di inserire i contenuti prima che Google ne faccia una copia nel proprio archivio. Una volta completato il sito web si rende necessario deselezionare l’opzione di blocco dei motori di ricerca nelle impostazioni di lettura.

1.impostazioni-lettura-wordpress

Permalink

2.Icona-PermalinkNelle nuove installazioni di WordPress gli URL hanno la configurazione di default impostata su “Semplice”. Questa opzione riporta nell’url l’id della pagina. Per agevolare l’indicizzazione dei contenuti, l’esperienza degli utenti e conferire più professionalità al sito la configurazione consigliata da impostare è “Nome Articolo”.  Usando questa opzione possiamo dare sia ai motori che agli utenti un’idea chiara di cosa tratta la pagina.

Impostazioni Permalink

Commenti spam

3.Icona-commentiI commenti sono uno degli indici del successo di un blog, però per ogni commento reale dobbiamo cancellare decine di commenti spam. Un primo filtro per proteggere il sito da commenti maliziosi è l’approvazione manuale dei commenti prima della loro pubblicazione. Per questo andremo nella sezione Impostazioni – Discussione e spunteremo l’opzione “Il commento deve essere approvato manualmente”.  Questo non significa che il sito non riceverà commenti maliziosi, però ci garantisce che questi non verranno pubblicati automaticamente.

Impostazione Commenti WordPress

Per ridurre il numero di commenti spam che restano in attesa di approvazione possiamo anche istallare dei plugin che inseriscono la Captcha, una funzione però abbastanza fastidiosa per gli utenti che intendono pubblicare commenti legittimi e che spesso risulta inefficiente contro gli spammers.

In alternativa si possono utilizzare dei plugin che bloccano i commenti spam:

Akismet  – installato di default in WordPress – risulta efficiente contro lo spam però per eccesso di zelo talvolta blocca anche dei commenti reali.

G.A.S.P. – Growmap Anti Spambot Plugin – aggiunge una casella di controllo javascript generata nel browser che gli spammers automatici non possono leggere.

Dati di esempio dei temi Premium

4.Icona-dati-esempioPer facilitare la costruzione del sito i temi Premium per WordPress consentono di installare i dati di esempio che ricreano la struttura della demo, portando nel sito pagine, articoli, immagini, widgets e custom post type come sono: elementi di testimonial, portfolio, progetti, staff etc

Questi elementi ci aiutano nella fase iniziale per capire come vengano impostati e visualizzati questi elementi e sono riempiti di solito con testi di esempio Lorem Ipsum.

Sempre nell’ottica di una corretta indicizzazione del sito web nei motori di ricerca prima di permettere ai motori di ricerca di “leggere” i nostri contenuti, tutti i dati di esempio vanno sostituiti o eliminati. Le pagine demo che vogliamo usare successivamente come modello si possono mantenere in bozza.

Pagina in Bozza

Gestione dei broken links

5.Iconcina-broken-linkPotremo avere bisogno di spostare il sito su un altro dominio oppure di cambiare le impostazioni dei permalinks dopo che il sito è stato già messo online. In questo caso i motori di ricerca faranno fatica a ritrovare i contenuti e gli utenti visualizzeranno l’errore 404 – pagina non trovata.

Si rende quindi necessario impostare i redirects permanenti del tipo 301, per la quale gestione possiamo usare vari plugin (come Redirection) che però rallentano il caricamento del sito.

L’alternativa sono i redirects manuali: se usiamo un hosting Apache questi si possono gestire tramite il file .htaccess:

Nuovo url sullo stesso dominio:

Redirect 301 /url-vecchio/ /url-nuovo/

Nuovo dominio:

Redirect 301 / //nuovo-dominio.it/

Conclusioni

Icona-conclusioniLo scopo di questo articolo è di presentare gli accorgimenti fondamentali per creare le condizioni minime per consentire a Google di indicizzare il nostro sito in WordPress. Per una gestione avanzata dell’indicizzazione abbiamo a disposizione vari plugin, tra i quali il più conosciuto è Yoast SEO, che offre sia la versione gratuita che quella a pagamento più ricca di opzioni.

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Dana PC Academy
Dana è Web Developer e UX Designer. Ex-allieva della PC Academy, si è occupata del restyling della nostra piattaforma lavori ed attualmente collabora alla redazione di articoli dedicati al mondo del Web su questo portale. Collabora come Web Designer con un’agenzia web di Roma. Propone al pubblico rumeno vari corsi, tutorial ed articoli sui canali della sua azienda Multimedia Creations Romania.

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