Come scattare fotografie di ritratto, un po’ di consigli.
Come si fa a scattare una buona fotografia di ritratto? Domanda che mi è stata fatta spesso e alla quale le risposte da dare sono tante, non solo di quelle tecniche ma anche, e soprattutto, di quelle che riguardano tutto ciò che precede lo scatto.
La Fotografia è un’arte, anche se non sempre, e come tale ha libertà di espressione sotto ogni sua forma. Un ritratto deve saper comunicare, saperci dire chi è la persona che stiamo osservando, non lasciarci indifferenti. Quando si sta fotografando per un servizio è buona norma parlare prima con la persona andremo a fotografare, capirne la personalità, il carattere, i difetti fisici e i pregi da esaltare.
Se notate ha dei difetti fisici evidenti sul volto sarà sicuramente la cosa che non andremo mai ad esaltare, dovremo saper scegliere l’inquadratura, se una persona ha un naso molto pronunciato, per esempio, non andremo a fare fotografie che esaltino il profilo!
Discorso opposto per i pregi da esaltare, in quel caso potrebbero proprio essere il punto di forza della foto!
E se c’è una persona non riusciamo a capire che ci ispira solo mistero? faremo una fotografia che esprima mistero giocando con le luci, le ombre!
Vi consiglio di guardare le foto del primo fotografo ritrattista, Nadar. Ecco uno dei suoi scatti più famosi che ritrae Charles Baudelaire
Obiettivi e ottiche:
Io sono tra coloro i quali preferiscono le ottiche fisse. Utilizzo 50 mm e 85 mm entrambi con apertura massima ad 1.4, li preferisco per la nitidezza dell’immagine, il poter esser padrone completo della scena, mi piace anche il fatto di muovermi io a seconda dello “zoom” voglio avere. Se il portafogli non vi permette un 85mm ad apertura 1.4 che non costa poco, potrete fare ritratti stupendi anche con un 50mm ad apertura 1.8 che costa meno di 200 €.
Ovviamente la preferenza di ottiche fisse non vuol dire non si possano fare ritratti con teleobiettivi, grandangoli o zoom!
Il numero di scatti:
Questo è un tassello da non trascurare, quando scattiamo dei ritratti è buona norma fare circa 40 scatti consecutivi, solo in questo modo potrete trovare tra occhi chiusi, espressioni assenti e momenti di pausa, lo scatto vincente, quello perfetto che poi andrete a postprodurre.
Inquadratura:
L’inquadratura è una di quelle cose che si acquisisce con l’esperienza però ci sono delle regole utili alle quali attenersi.
La prima è sicuramente la regola dei terzi, la quale consiste nel dividere l’immagine in nove parti:
Come vedete ci sono 4 punti rossi, in uno di quei punti rossi dovrà esserci il soggetto al quale vogliamo dare rilevanza, questa regola vale per ogni tipo di fotografia!
Però pensiamo solo al ritratto, in una foto a mezzo busto deve riempire esattamente tutto il fotogramma
Se il soggetto sta guardando da una parte o sta compiendo un’azione provate a decentrarlo:
LA LUCE
E’ l’aspetto fondamentale di ogni fotografia, c’è chi dice che la fotografia non è altro che un disegno fatto con la luce. Anche io la penso così.
Se dovete fotografare all’aperto è sicuramente meglio la mattina presto o la sera verso il tramonto, ma potete scattare in qualsiasi ora, magari imparate a utilizzare flash esterni o pannelli riflettenti per esser padroni della foto, della gestione delle ombre.
I flash da studio invece sono un altro paio di maniche, in uno studio fotografico con diverse luci, softbox, pannelli potete solo che iniziare a sperimentare tutto ciò che volete.
LA MESSA A FUOCO
La regola dice che una buona messa a fuoco in un ritratto debba partire dal mettere a fuoco l’occhio, se non mettete a fuoco l’occhio quasi sicuramente la foto sarà sfocata nei punti fondamentali.
Una cosa da considerare è se volete o meno l’effetto sfondo sfocato, per ottenere un buono sfondo sfocato con un’ottica fissa dovrete usare un diaframma che va dai 5f in giù, se utilizzate un’apertura massima come 1.4f è probabile avrete messo a fuoco un occhio si e l’altro no perché l’apertura è troppo ampia!
Ovviamente poi dipende dalle condizioni di luce, dai tempi di posa che utilizzate!
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