Fotografia – Saper leggere gli Istogrammi

Per un aspirante fotografo è indispensabile imparare a leggere gli istogrammi e riuscire già da essi a capire cosa va o non va nella foto scattata.

 

L’istogramma.

L’istogramma è un indicatore di alcuni fattori chiave di un’immagine digitale, come l’esposizione e la gamma tonale. Tuttavia gli istogrammi possono apparire, a prima vista, incomprensibili e quindi inutilizzabili. Comprendere il funzionamento degli istogrammi e riuscire a leggerli consente di esporre correttamente al momento dello scatto e soprattutto permette di utilizzare al meglio potenti strumenti di fotoritocco come curve e livelli.

 

Una volta che avrai imparato come leggere gli istogrammi, riuscirai a vedere le tue immagini da una prospettiva differente, sia al momento di scatto sia in fase di postproduzione: gli istogrammi sono tra gli strumenti più potenti a disposizione di un fotografo digitale.

 

La gamma tonale 

Come ben sapete, un’immagine è composta da Ombre, Mezzitoni e luci. Questi tre elementi compongono la gamma tonale della foto. Più è ampia la gamma tonale più l’immagine avrà sfumature e toni più dettagliati. Con l’istogramma vogliamo ottenere il meglio basandoci proprio su l’equilibrio di questi tre elementi.

La lettura.

L’istogramma è un grafico che rappresenta, in termini relativi, il numero di pixel di un certo valore tonale presenti nell’immagine. Un istogramma aiuta quindi a comprendere la distribuzione statistica della luminosità della foto. L’istogramma viene mostrato nelle fotocamere digitali (quando si rivede la foto appena scattata o a volte anche mentre si sta componendo l’inquadratura) e nei programmi di fotoritocco.

 

La lettura è molto semplice. Lungo l’asse orizzontale vengono presentati – a partire da sinistra – i valori relativi alle ombre, ai mezzi toni e alle luci. All’estrema sinistra del grafico c’è il nero perfetto (dove i valori dei tre colori, Red-Green-Blue, sono pari a 0), mentre all’estrema destra c’è il bianco perfetto (con i valori RGB pari a 255). Maggiore è l’altezza del grafico, maggiore è il numero di pixel concentrati in un certo intervallo tonale. Se si lascia che l’istogramma “sbordi” dal lato sinistro (ombre) o destro (luci) del grafico alcuni dati sono stati persi.

 

La figura sopra  mostra l’istogramma di un’immagine esposta correttamente. Come si può vedere, sia le ombre, sia i mezzi toni, sia le luci contengono dati. In particolare, in questo caso l’immagine ha una particolare concentrazione di pixel nei mezzi toni, ma anche discrete informazioni nelle zone molto scure e molto chiare, senza che ci siano zone completamente nere o completamente bianche (e quindi prive di dati utili). Forse per accentuare le caratteristiche dell’immagine potrebbe essere necessario solo un leggero aumento del contrasto, nonostante questa operazione causi una piccola perdita di informazioni nelle ombre più scure e nelle alte luci.

La figura sopra mostra l’istogramma di un’immagine sottoesposta. Vedete sulla parte destra (luci) c’è una completa assenza di dati.

 

Questa immagine si può correggere aumentando l’esposizione (se l’istogramma viene consultato al momento dello scatto) oppure correggendo adeguatamente i livelli in postproduzione con un programma di fotoritocco.

 

Questa figura, invece, mostra l’istogramma di un’immagine sovraesposta. Questa immagine si può correggere diminuendo l’esposizione (se l’istogramma viene consultato al momento dello scatto) oppure correggendo adeguatamente i livelli in postproduzione con un programma di fotoritocco.

 

 

Altri tipi di istogramma.

RGB

è l’istogramma generalmente visualizzato nei programmi di fotoritocco e calcola il valore dei pixel sovrapponendo i tre canali di colore (rosso, verde, blu); permette anche di essere scomposto nei singoli canali, visualizzando così il grafico di un solo colore alla volta; l’istogramma RGB è una rappresentazione puramente matematica e astratta, in grado di evidenziare efficacemente un eventuale clipping.

 

Luminosità.

basato sui tre canali RGB, questo istogramma calcola una media ponderata allo scopo di mostrare una sorta di “luminosità percepita” dell’immagine; in esso i valori dei tre colori non hanno dunque lo stesso peso percentuale (vedremo che è costruito per dare maggiore prevalenza al verde); l’istogramma della luminosità è l’istogramma normalmente utilizzato dalle fotocamere digitali quando si visualizza una foto appena scattata; esso genera una rappresentazione più vicina alla sensazione umana di luminosità.

Colori.

spesso presente nei buoni programmi di fotoritocco, questo istogramma consente di visualizzare tutti e tre i colori (e le loro combinazioni) su un unico grafico; le zone grigie rappresentano la mescolanza di tutti e tre i colori; le zone dove un canale di colore (o la sua combinazione con un altro) ha “sbordato” dal grafico indicano invece i valori in cui quel colore ha perso le sue informazioni, tuttavia se gli altri due canali colore non hanno sbordato, una buona parte delle informazioni sono presenti.

 

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Francesco PC Academy
Francesco: Lavora come freelance, si occupa di Web Design & Marketing, Strategie Digitali, Blogging e docenza. Per PC Academy cura: il tutoraggio dei corsi online Scrittura Creativa e Sceneggiatura; le lezioni in aula sulla creazione del CV infografico e come Presentarsi alle Aziende in modo professionale; la redazione di molti articoli di questo portale.

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