La grafica Grunge e Vintage
In questo articolo vedremo due stili grafici molto in voga e di un fascino mai domo.
Il primo è il Grunge, termine inglese difficilmente traducibile in italiano, deriva dall’inglese grungy (sporco). Il grunge prende piede parallelamente al più noto e omonimo genere musicale che si è sviluppato nella seconda metà degli ottanta. Il Grunge, o anche detto Seattle sound, indica un genere musicale molto rock, con influenze dell’heavy metal, punk rock.
Nella grafica è uno stile che tende a dare una sensazione di usurato, di vissuto, quindi con soggetti che possono avere delle particolarità disordinate, quasi sporche. Un effetto di vita che scorre, vissuta in pieno.
Quindi è facile da fare, basta essere poco precisi e disordinati? Se pensate ciò, non potete che pensare nulla di più sbagliato, infatti per creare grafica grunge occorre, al contrario, molta precisione e tanti procedimenti per raggiungere risultati che diano esattamente quello che vogliamo.
Vediamo sotto alcuni esempi:
Parlando di grafica Grunge non possiamo non citare lo stile Vintage. Il vintage sta per “d’epoca”, “passato” . Si utilizzano font che vanno dagli anni 40 agli anni 80, cercando di far rivivere quei momenti in un epoca completamente diversa come quella di oggi. Si confonde spesso e facilmente con il Grunge ma sono ben diversi questi due stili, infatti con il Vintage si vuole evocare un qualcosa di passato senza che sia necessario dare una sensazione di consumato, senza crepe o macchie per intenderci.
La cosa migliore per imparare a creare grafica Vintage è documentarsi sugli anni ’40,’50,’60 etc, vedendo proprio le riviste che andavano in quegli anni, la moda, i giornali, i mezzi di locomozione e magari partire da quelli.
Promozioni
Potrebbe interessarti
Commenti