Strategie SEO: analisi della competitività di una parola chiave
Poche premesse prima di passar subito al dunque:
Esistono diversi modi, forse centinaia, di fare analisi per la competitività delle parole chiave, questo è solo uno dei tanti ma quello che personalmente prediligo.
L’utilità di questo post è sia per chi ha il fine di capire come effettuare un preventivo, capire quanto lavoro c’è da fare a seconda della richieste del cliente, sia per chi vuole imparare a ottimizzare un sito ai fini del SEO.
ANALISI DI UNA PAROLA CHIAVE
1) Google
Per prima cosa andate su google e scrivete la parola chiave che vi interessa.
Come potete vedere i risultati dicono che ci sono 10.100.000 risultati, quindi la competitività è alta.
Questo vuol dire che c’è molto lavoro da fare.
Un altro indicatore importante è vedere quanti sono inserzionisti adwords, quindi vedere quanti annunci compaiono sulla destra e in alto in cima ai risultati.
Se sono tanti l’indice di competitività si alza!
GLI STRUMENTI DI ANALISI PER PAROLE CHIAVE
Keywords planner di Google è uno degli strumenti più utilizzati dagli addetti al SEO, occorre essere registrati ad adwords.
Una volta entrati in adword cliccare su “Ottieni il volume di ricerca”
Inserite i vostri termini di ricerca e dai risultati potete vedere con quanta frequenza mensilmente è cercata la vostra parola chiave e il tasso di competitività. In caso volete fare delle campagne adwords vi viene anche indicato l’offerta consigliata per le parole chiave.
GOOGLE TREND
Andando direttamente sul sito potete inserire il vostro campo di riferimento e vedere a che punto sia il suo livello di interesse.
In questo caso potete vedere che l’interesse si è praticamente annullato nel tempo, quindi scommettere sulla parola chiave “corsi informatica” non sarebbe una mossa molto azzeccata!
KEYWORDS SPY
Altro strumento che utilizzo spesso è keywords spy!
Inserite la parola chiave, selezionate keywords e il paese d’interesse
e potete avere una panoramica completa sulla parola chiave, quanto viene cercata, quanti sono gli inserzionisti.
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