Viaggiare il mondo lavorando? con Remote Year puoi farlo.
Non saresti il primo a pensare di lavorare in giro per il mondo, parlando con i tuoi clienti tramite skype o hangout, consegnare e ricevere pagamenti tramite bonifici o paypal e nel frattempo scoprire posti che sognavi da tempo. In fondo, basta un pc e una connessione no?
Sono anche diverse le persone che riescono a vivere tranquillamente girando il mondo facendo siti o grafiche dai posti più disparati, c’è un blog in Italia dedicato proprio a questo, si chiama “Nomadi Digitali” . Un blog che può illuminare e dare coraggio a molti (quanti sono quelli che non lo fanno solo per mancanza di coraggio?!).
In questo articolo voglio mostrare, però, una startup che viene in ausilio proprio a colori i quali vogliono fare un’esperienza da nomade digitale, un’esperienza di un anno, monitorato da una società che può venire incontro a qualsiasi problema o difficoltà che una persona può incontrare.
Si chiama “remote year” e funziona un po’ come funzionano scambi culturali e erasmus al liceo o all’università, la differenza è in questo caso starai comunque lavorando e portando avanti la tua carriera. Una sorta di postazione di lavoro itinerante .
REMOTE YEAR unisce 75 nomadi digitali provenienti da tutto il mondo per trascorrere un anno in viaggio, lavorando ed esplorando 12 città diverse.
In queste città i nomadi digitali potranno esibire le loro qualità professionali, instaurare rapporti professionali che si potranno portare nel tempo anche una volta finito l’anno.
Il costo è di 2.000 $ al mese per un anno che è comprensivo di:
- Biglietti aerei e spostamenti vari
- Alloggio
- Workspace accessibile 24/7 compreso di connessione
- Attività ed eventi
Il costo non è compresivo di commesse di lavoro, chiunque voglia partecipare dovrà guadagnarsi da vivere con i propri clienti .
La cosa positiva, per chi vuole fare questa esperienza, è che non è un vero e proprio salto nel vuoto, è un’esperienza che ha una data di inizio e una data di fine. Può diventare, per esempio, una mossa di personal branding, dicendo ai propri clienti che si farà questa esperienza in un arco temporale in cui, comunque, sarete a loro disposizione.
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