CERTIFICAZIONI JAVA: cosa è cambiato

di - 4 Giugno 2012 in Altro

Il 27 gennaio 2010 la Sun Microsystem, creatrice nel lontano 1992 del linguaggio Java, è stata acquistata dalla Oracle Corporation ed è stata rinominata Oracle America, Inc.. Per molti questa è stata un acquisizione esclusivamente economica che non avrebbe dovuto aver ripercussioni sul linguaggio e sulle modalità di certificazione, ma purtroppo questo non è avvenuto modificando profondamente i programmi per l’accesso alle certificazioni Java. In che modo è cambiato il panorama relativo alle certificazioni?

La Sun ha creato un linguaggio di programmazione libero utilizzato attualmente da circa 3 miliardi di dispositivi mettendo in piedi un sistema di certificazioni a livelli che permetteva a programmatori e sviluppatori di poter certificare le loro competenze superando alcuni esami ad un costo relativamente basso. Oracle, invece, è un’azienda che vede l’open source come una porta d’accesso verso prodotti proprietari più costosi e che punta molto più sul guadagno che non sulla liberalizzazione delle conoscenze.

Ma andiamo ad analizzare meglio come sono stati modificati i costi e le modalità di certificazione relative alla Java Standard Edition.

Sun applicava il seguente schema:

 

Tra le diverse fasi non esistevano propedeuticità (anche se consigliate nei livelli più alti) ed era possibile certificarsi in ognuna delle specializzazioni indipendentemente dal numero di certificazioni possedute.

Oracle invece ha modificato le certificazioni SCJA ed SCJP chiamandole rispettivamente OCA Java 7 ed OCP Java 7 ed introducendo una propedeuticità tra le due:

 

Attualmente, quindi, NON è possibile prendere la certificazione Programmer se prima non è stata presa la certificazione Associate!

 

Possiamo quindi renderci conto che i programmi sono diventati più complessi, che il prezzo è più che raddoppiato (per una certificazione Programmer sono passati da 300 a 648 dollari!), che sono aumentate il numero delle domande e le percentuali di risposte corrette ed è diminuito il tempo. Inoltre i testi “ufficiali” per la preparazione all’esame sono diventati proprietari della Oracle, mantenendo però gli stessi autori e quindi in sostanza le stesse strutture.

In definitiva l’acquisizione non ha fatto bene al portafogli dei programmatori ma sicuramente questa riforma renderà giustizia alle certificazioni Java, restituendo quel valore aggiunto che nel tempo è stato pesantemente ridotto a causa di esami troppo semplici e facilmente superabili, permettendo così il superamento dell’ esame ai soli programmatori veramente preparati. Una certificazione Java OCA 7 avrà un valore nettamente maggiore di una certificazione SCJA 6 (obiettivamente quasi inutile ai fini lavorativi) e sarà più spendibile nel mondo del lavoro, anche se questo comporterà un investimento iniziale maggiore.

 

Daniele Ventura

 

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