Scrivere semplice con Gulpease

di - 28 Febbraio 2012 in News Tecnologiche

 

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Questo signore ha scritto un libro dal titolo “Le leggi della semplicità” , di cui magari avremo occasione di parlare in un altro momento, ma che possiamo qui riassumere nel concetto “semplifichiamo questo mondo così complicato, così ingarbugliato da confonderci e stordirci con i suoi infiniti messaggi e sollecitazioni”. La semplicità e l’immediatezza stanno diventando le regole basilari del design. Siamo troppo presi con…bhè, tutto! per perdere tempo ed energie con ulteriori… “complicatezze”.

Anche per quanto riguarda lo scrivere la “nuova” (mica tanto) regola è la semplicità! Dire ciò che si vuole dire senza tanti giri di parole, senza parole necessariamente ricercate per stupire (ma stupire chi poi?) o darsi delle arie. Lo dico soprattutto pensando alle mail che possiamo mandare alle aziende per pubblicizzare i propri prodotti o noi stessi, per proporci come dipendenti, descrivendo le nostre abilità.
Non siate pomposi, autocelebrativi, lievemente presuntuosi o pretenziosi (ad esempio scrivendo parole come “pretenzioso o autocelebrativo”! ;-) ), ma diretti e trasparenti, dite quello che sapete fare e ditelo subito.
Scrivere una mail efficace non è affatto semplice. Basta una formula sbagliata o una parola di troppo (o una in meno) e si finisce nel cestino. Le persone che ci interessa leggano la nostra mail e la trovino interessante ne ricevono tantissime, e quindi la nostra deve essere MIGLIORE.

Ma come renderla tale? Innanzi tutto, ma si, ripetiamolo, essendo semplici e chiari.
C’è un sito dal quale è possibile far passare i propri testi al vaglio dell’indice di leggibilità Gulpease, che analizza i testi secondo alcuni parametri come la lunghezza delle frasi, delle parole, e se queste sono contenute o meno nel Vocabolario di Base della lingua italiana di Tullio De Mauro ( le 7000 parole più usate).
Qui le istruzioni d’utilizzo. Sostanzialmente si invia una mail con in allegato (.txt) il nostro testo e in pochi secondi si riceve in risposta l’analisi del software. Sapremo la lunghezza media delle nostre frasi e parole e se queste sono comprensibili o meno a diversi livelli di istruzione (arriva un interessante grafico -semplice!- che compara il nostro testo ai livelli di scuola elementare, media e superiore).

Naturalmente questo rapporto riguarda “le parole”. Stile e incisività del messaggio sono tutto un altro discorso, ma questo è indubbiamente un buon inizio!

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